WithU Verona verso l'Itas Trentino: le parole di Stoytchev e Bonisoli

23/12/2022

WithU Verona verso l'Itas Trentino: le parole di Stoytchev e Bonisoli
In vista della seconda giornata del girone di ritorno di Regular Season della SuperLega Credem Banca 2022/2023 sono intervenuti in conferenza stampa coach Radostin Stoytchev e il libero Pietro Bonisoli, che hanno presentato la sfida che la WithU Verona affronterà lunedì 26 dicembre alle ore 18.00 contro l’Itas Trentino.

Queste le parole dell’allenatore gialloblù: ”Il valore di Trento lo conosciamo bene ed è evidente a tutti. È una squadra piena di campioni e con giovani di grande talento che hanno già acquisito esperienza a livello internazionale. Prepariamo questa gara come le altre volte, facendo molta attenzione ai particolari e tenendo un livello alto di gioco. La gara contro Piacenza? Siamo andati tre set ai vantaggi. Quello che ci manca è capire i momenti decisivi durante la partita. Stiamo lavorando per quando durante i set dobbiamo spingere per tentare di vincere. Non siamo ancora in grado di gestire il peso mentale dell'importanza delle partite. È un processo che richiede tempo all’interno di gruppi giovani come il nostro. Contro squadre come Trento non puoi permetterti ritmi bassi. Hanno grosse qualità individuali, non dobbiamo entrare nel ritmo loro, ma giocare col nostro”.

Poi ha continuato: “Noi siamo una delle prime tre squadre più forti in attacco se guardiamo il livello di efficienza. Per questo siamo in alto in classifica, ma nella pallavolo non esiste solo l'attacco, quindi dobbiamo migliorare negli altri fondamentali come la battuta e la ricezione. La Coppa Italia? Non influenzerà la partita di Trento. Nessuno ci dà la garanzia di quello che succederà nella gara successiva. Abbiamo un'opportunità straordinaria per accedere alla Final Four, mentre la gara contro Trento dà ulteriori stimoli per il campionato. Sono due impegni importanti ma dobbiamo prenderli singolarmente. Non ho mai fatto turnover e non inizierò adesso, per cui non dobbiamo fare calcoli. Non penso a chi giocherà dall'altra parte. A volte quando ci sono delle assenze, i giocatori che scendono in campo vengono stimolati e alzano il proprio livello. Lucarelli? Mi spiace che si sia infortunato contro di noi. È un ragazzo perbene e un professionista serio, per cui gli faccio i migliori auguri di pronta guarigione”.

Sulla crescita del gruppo ha risposto così: “È partita come una squadra completamente nuova. Keita ha cambiato ruolo, Sapozhkov ha giocato poco in una squadra di medio-bassa classifica in Russia. Mosca e Gaggini hanno avuto poco spazio, Bonisoli ha sempre giocato nel settore giovanile, Jensen ha cambiato ruolo poi ha subito l'infortunio e solo ora inizia a lavorare a pieni ritmi, Grozdanov faceva panchina. In tanti quest’anno stanno avendo la prima chance di giocare tanto ad alto livello. Ora ci siamo avvicinati alle squadre forti, ma non dobbiamo illuderci di aver già raggiunto il loro livello. È questione di tempo ed energia positiva da parte di tutta la società e tutto lo staff che lavorano nella stessa direzione”.

In seguito, ha preso la parola il libero Pietro Bonisoli: “Anche se siamo molto giovani, affrontiamo tutti gli impegni partendo sempre dal presupposto che ogni partita fa storia a sé. Trento è una squadra davvero molto forte, non lo scopriamo oggi. Anche loro hanno il giusto mix di esperienza e gioventù. Credo che sarà una partita equilibrata, con un risultato difficile da pronosticare”.

Sull’equilibrio tra studio e sport, il classe 2005 ha risposto così: “Ho scelto una scuola difficile e i professori me l’hanno detto fin da subito, ma gioco in una squadra altrettanto difficile. Mi ero preparato psicologicamente alle difficoltà che avrei incontrato, ma ora va tutto bene, riesco a conciliare tutto nel modo migliore. Nel gruppo mi sono integrato benissimo, i compagni di squadra sono ragazzi d’oro, da Rapha a Spirito fino ai più giovani come Keita, Rok, si è creato un bellissimo clima al di fuori dal campo. Io sono un po’ più esuberante, quindi quando entro in campo cerco di dare il massimo, non solo a livello tecnico, ma anche caratteriale”.

Giocare in una squadra di SuperLega “è una bellissima sensazione – ha concluso Bonisoli - poi ripenso a quando ero bambino e guardavo i grandi campioni dello sport. Ora che ho come compagni di squadra Rapha, Spirito e tanti altri per me è un grandissimo onore e piacere. Oltre che durante gli allenamenti con i loro consigli, mi aiutano anche a copiare (ride, ndr)”.