Verona Volley si arricchisce di una figura di caratura internazionale per il proprio Settore Giovanile. Nell’assetto tecnico dirigenziale, infatti, è entrata Alessandra Campedelli, che va a rivestire il ruolo di Responsabile dei Progetti promozionali del Club a livello giovanile. Un profilo che aggiunge esperienza, competenza e prestigio alla società scaligera, che le ha affidato un compito importante nell’ottica di sviluppo e crescita dei campioni di domani. Inoltre, farà parte dello staff tecnico dell’U15, che nella prossima stagione disputerà anche il campionato di Seconda Divisione.
Campedelli vanta un curriculum di alto livello come allenatrice, ma non solo. Nativa di Rovereto, dopo una breve carriera come giocatrice di hockey su prato, ha mosso i primi passi nel mondo del volley nella seconda metà degli anni ’90, maturando esperienze con molte squadre del territorio trentino, oltre che come guida tecnica della rappresentativa femminile della FIPAV Trento, ruolo che ha ricoperto per dieci anni dal 2004 al 2014. Nel 2013 riceve la chiamata di Trentino Volley per diventare coach delle formazioni giovanili, prima di trasferirsi due anni più tardi a Verona, dove rimane fino al 2019.
Nel 2016 diventa commissario tecnico della nazionale di pallavolo femminile sorde dell’Italia, con cui conquista la medaglia d’oro agli Europei del 2019 e tre d’argento, una ai Giochi Olimpici, una ai Mondiali e l’ultima agli Europei U21. In seguito, ha accettato l’incarico di ct della Nazionale femminile dell’Iran. In queste vesti Campedelli ha la possibilità di partecipare agli Islamic Games, culminati con l’argento (la selezione iraniana non saliva sul podio dal 1956), e alla Coppa d’Asia, dove ha affrontato selezioni del calibro di Giappone, Cina e Corea del Sud. Terminata l’avventura in terra iraniana, fa ritorno in Italia quest’anno e sposa il progetto di Verona. Diplomata all’ISEF e laureata in Scienze e Tecniche dello Sport, oltre all’attività sul campo, è anche docente di educazione fisica e sostegno presso l’Istituto Comprensivo di Villa Lagarina. In passato ha insegnato tecnica e metodologia del volley alla magistrale della Facoltà di Scienze Motorie.
“Per me è come tornare in famiglia – ha spiegato Alessandra Campedelli - perché qui a Verona ho trascorso anni molto belli e costruito legami importanti. Sono rimasta sempre in buonissimi rapporti. Ho parlato molto con Adi (Lami, ndr), che conosco da tanto tempo e che mi ha illustrato il progetto. Gengy (Marchesi, ndr) e Andrea Totolo erano miei compagni di corso all’ISEF; quindi riprendere i contatti è stato naturale. Verona Volley mi ha dato un’opportunità che non tutti in Italia darebbero nel settore maschile. Sarà stimolante avere un confronto quotidiano con allenatori del calibro di Bruno (Bagnoli, ndr) e Stoytchev. Arrivo qui con grande entusiasmo, dettato anche dagli insegnamenti che ho imparato dalle esperienze precedenti. Sia con la Nazionale italiana sorde che in Iran ho acquisito nuove strategie di comunicazione e metodologie e una buona sensibilità nella comprensione dell’atleta. Sia in palestra che a scuola cerco di utilizzare lo sport come strumento di costruzione di valori sociali e anche ad alto livello questo è possibile. Ringrazio tutti per l’occasione e non vedo l’ora di intraprendere questa nuova avventura”.